(Fonte: Corriere della Sera)
Tra hotel di lusso che si rifanno il look e storici alberghi che ritornano a vivere dopo anni di abbandono, la Capitale è sempre più a caccia del turismo che conta. Non i week end (al risparmio) tra i monumenti, ma i soggiorni più lunghi e ricercati, per chi a Roma magari già c’è stato e ci ritorna per «vivere» la città e i suoi mille volti. Per catturare questi viaggiatori extra-lusso, la città deve però cambiare faccia. A cominciare dall’hotel (primo biglietto da visita) che deve accogliere più che far dormire, offrire servizi e «coccolare». A finanziare le mega ristrutturazioni ci stanno pensando i grandi fondi stranieri, quelli arabi soprattutto. Non a caso, negli ultimi anni, il numero dei cinque stelle è cresciuto di quasi il 70 per cento.
Il primo aprile
Proprio quello che sta succedendo all’hotel Eden. Il primo aprile (non è uno scherzo) riaprirà i battenti l’albergo di via Ludovisi, 128 anni di storia e ospiti come Federico Fellini e Maria Callas. Anche i clienti più affezionati faranno fatica però a riconoscerlo dopo i diciotto mesi di lavori pagati dal gruppo Dorchester (che fa capo al sultano del Brunei): «Abbiamo preso i migliori marmi bianchi del Pakistan, assicurandoci l’intera cava, e li abbiamo fatti lavorare dagli artigiani di Carrara – spiega il direttore Luca Virgilio – Apriremo il ristorante stellato sulla terrazza che sarà trasformata in un giardino pensile». Attesa la nuova spa (aperta anche al pubblico esterno) la prima in Europa firmata da Sonya Darak, la guru che spiana le rughe di Leonardo DiCaprio e Gwyneth Paltrow. Le camere si sono allargate e così il costo: dai 900 euro a notte ai 15mila per la penthouse da 200 metri e vista mozzafiato sulla città.
«Occasione da non perdere»
Ci vorrà ancora tempo, invece, per vedere il nuovo Hotel de la Ville di via Sistina: «La ristrutturazione da 40 milioni chiuderà a fine 2018 – spiega sir Rocco Forte dalla base del gruppo a Londra – Dall’America al Medio Oriente, c’è enorme interesse per l’Italia e per la sua Capitale». Il manager del gruppo – che possiede già l’hotel de Russie – non ha dubbi: «Quest’occasione non potevamo perderla: è molto difficile assicurarsi un albergo nel cuore di Roma».
Lo shopping
In effetti, lo shopping dei fondi stranieri per i grandi hotel è stato frenetico: dall’Excelsior di via Veneto acquistato dal gruppo del Qatar (Katara Hospitality) all’Aldrovandi ceduto al gruppo turco Dugos. Ma l’interesse internazionale arriva anche a palazzi storici da riconvertire, come l’ex sede dell’Inps in piazza Augusto Imperatore (comprato da Bulgari) o quella della Zecca in piazza Verdi (nelle mani dei cinesi del gruppo Rosewood).
«Resteranno incantati»
Il rinnovamento, però, non passa solo per grandi i fondi stranieri. Anche l’hotel Hassler di Trinità de’ Monti – che il proprietario Roberto Wirth cura come un figlio – ha lanciato le nuove suite più spaziose e luminose, affacciate su Villa Borghese. «Uno stile senza tempo che si ritrova in ogni angolo del nostro hotel – dice Wirth – Siamo certi che i nostri ospiti rimarranno incantati».