(Fonte: Facce Caso)
Al giorno d’oggi, ci sono molti giovani che hanno intenzione di passare parte delle proprie vacanze , facendo esperienze soprattutto formative.
Sono attività molto più Smart , sempre più digitali e che vengono spesso definite come“Summer Camp 2.0”.
Attività di questo tipo purtroppo sono ancora poche in Italia ma man mano che si va avanti l’attenzione è rivolta sempre di più verso ciò che riguarda la formazione digitale e interattiva.
Tutto ciò affinché ragazzi e ragazze possano essere subito pronti per entrare nel mondo del lavoro con delle competenze di ottimo livello.
Si parla appunto di competenze, perché le aziende nonostante abbiano sempre più automatizzato alcuni loro impianti hanno lo stesso bisogno di un supporto umanoper far sì che tutte le strumentazioni lavorino nel migliore dei modi.
In Italia il sistema scolastico e quello universitario sono ancora un po’ indietro per quello che riguarda questo tipo di formazione digitale, nonostante sia stato creato un piano nazionale chiamato “scuola Digitale”. Tale sistema però si muove molto lentamente, e quindi risulta insufficiente a offrire le giuste nozioni per avere la giusta preparazione.
I motivi che rallentano questo cosiddetto ammodernamento sono sempre gli stessi e sono riconducibili a ritardi amministrativi, finanziari e burocratici.
Questo ritardo però, costringe chiunque abbia realmente intenzione di apprendere nuove skills a pagare di tasca propria i corsi. Sono fondazioni, associazioni, centri di ricerca e aziende stesse che si occupano di realizzare questo tipo di iniziative/corsi.
Sarebbe perciò molto produttivo se le aziende che sono innovative e che hanno puntato sulla tecnologia, avessero un contatto diretto con scuole e università, per offrire dei percorsi formativi basandosi sulle migliori esperienze e per rendere viva la passione dei giovani partecipanti.
In tutto ciò i giovani che partecipano hanno l’occasione di conoscere nuovi coetanei con cui restare in contatto e condividere le proprie esperienze.